Casa di bambola al Teatro Mercadante

casa di bambola

Recensione di Casa di Bambola di Henrik Ibsen, regia di Filippo Dini

Ci sono due tipi di leggi morali, due tipi di coscienze, una in un uomo e un’altra completamente differente in una donna. L’una non può comprendere l’altra; ma nelle questioni pratiche della vita, la donna è giudicata dalle leggi degli uomini, come se non fosse una donna, ma un uomo.

Henrik Ibsen

Era il 1879 quando Henrik Hibsen, durante un soggiorno ad Amalfi, consegnò alla letteratura la storia di Nora, discussa protagonista del suo Casa di bambola: un capolavoro che suscitò polemiche, considerato uno scandaloso esempio di femminismo estremo. Portare in scena un classico è sempre un rischio, una sottile sfida tra la tradizione e l’innovazione. Filippo Dini ci prova, e ci riesce, con l’opera di Ibsen, in scena al Teatro Mercadante di Napoli, dal 9 al 14 novembre 2021.

La scena si apre in un salotto borghese, al cui centro c’è un enorme albero: l’albero della conoscenza, che, nel testo ibseniano, è, invece, un albero di Natale. Ai suoi piedi, Nora e Torvald (Filippo Dini), una moglie e un marito, una donna e un uomo, ingabbiati in ruoli e stereotipi di fine Ottocento. L’intera vicenda si svolge negli interni della casa, teatro delle ipocrisie e dei turbamenti che si nascondono dietro la facciata del perbenismo borghese. Nora, interpretata da Deniz Özdoğan, sul finale del primo atto, ballando la tarantella come una menade invasata, scopre la possibilità della sua libertà, prima fisicamente, poi coscientemente.  Il suo dramma è quello di una donna costretta a vivere in una società che la considera una bambola; una donna che non riesce a capire, e quindi a sottostare, a leggi che le proibiscono di amare, di essere felice, di vivere. E, come una moderna Antigone, in un moto di ribellione finale si oppone ad esse, obbedendo alla prepotente volontà di realizzarsi come persona, prima ancora che come madre e come moglie: Credo di essere prima di tutto una creatura umana come te, o meglio, voglio tentare di divenirlo. 

E così, la bambina diventa donna e, sorprendentemente, spezza le catene impostele dalla società e va via, abbandonando la sua casa di bambole, lasciando marito e figli. Uno spettacolo sapientemente costruito che porta in scena un tema urgente ed estremamente contemporaneo.

Assolutamente consigliato!

CASA DI BAMBOLA
di HENRIK IBSEN

con FILIPPO DINI, DENIS OZDOGAN, ORIETTA NOTARI, ANDREA DI CASA, EVA CAMBIALE, FULVIO PEPE                                                               

regia FILIPPO DINI 

scene LAURA BENZI

costumi SANDRA CARDINI

luci PASQUALE MARI

collaborazione coreografica AMBRA SENATORE

musiche ARTURO ANNECCHINO

voce solista MARTINA SCIOCCHINO

registrazioni e mix MICHELE FIORI

aiuto regia CARLO ORLANDO

assistente costumi ELOISA LIBUTTI

Immagine in evidenza: teatrodinapoli.it

 

Altri articoli da non perdere
Le Bakkanti di Denise Diaz Montalvo | Recensione
Le Bakkanti di Denise Diaz Montalvo | Recensione

La stagione 2024/25 del Teatro di Napoli continua anche per il Ridotto del Mercadante: Le Bakkanti di Denise Diaz Montalvo Scopri di più

Tutte le notti di un giorno al suo debutto al CTF 2023
Tutte le notti di un giorno

Debutta in prima assoluta al Campania Teatro Festival 2023 Tutte le notti di un giorno, spettacolo tratto dal testo di Scopri di più

Il tempo di una festa | appunti per una morte dolcissima al Mercadante
Il tempo di una festa

Dal 13 al 18 dicembre va in scena per il pubblico del Ridotto del Mercadante Il tempo di una festa Scopri di più

Solaris di David Greig | Recensione
Solaris di David Greig | Recensione

Tratto dall’omonimo romanzo di Stanislaw Lem, Solaris di David Greig arriva al Teatro Mercadante dal 17 al 28 novembre. La Scopri di più

‘Na Santarella di Eduardo Scarpetta: la storia della commedia
‘Na Santarella di Eduardo Scarpetta: la storia della commedia

Scritta e rappresentata per la prima volta nel lontano 1889 al Teatro Sannazaro di Napoli, 'Na Santarella rappresenta uno dei Scopri di più

Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo | Recensione
Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo, di Fabrizia Ramondino | Recensione

A distanza di trent’anni della messa in scena di Terremoto con madre e figlia, Mario Martone ritorna a dedicare la Scopri di più

A proposito di Rossella Capuano

Amante della lettura, scrittura e di tutto ciò che ha a che fare con le parole, è laureata in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico. Insegna materie letterarie. Nel tempo libero si diletta assecondando le sue passioni: fotografia, musica, cinema, teatro, viaggio. Con la valigia sempre pronta, si definisce “un occhio attento” con cui osserva criticamente la realtà che la circonda.

Vedi tutti gli articoli di Rossella Capuano

Commenta