Claudio Di Palma: Il medico dei Pazzi incanta al CTF

Claudio di Palma

Debutta al Campania Teatro Festival il riadattamento de Il Medico dei Pazzi firmato Claudio Di Palma. Nel cortile della Reggia di Capodimonte, vestita per l’occasione di una magica cornice di luci e suggestioni, la celebre commedia di Eduardo Scarpetta prende nuova forma e nuova vita attraverso la rilettura di Claudio Di Palma. Il regista, supportato da un cast di eccellenti attori, opera una convincente trasposizione delle scene alla Napoli degli anni ’50 mantenendo inalterato il senso profondo del racconto, ma giocando con le sfumature dei personaggi e con il senso dell’assurdo che li rende tutti vivissimi e autentici.

Con un salto in avanti nel tempo, Il medico dei pazzi di Di Palma cattura l’ultimo istante, nella storia del nostro Paese, in cui si è sentito con forza il divario tra città e paese, l’ultimo atto di resistenza con il quale la realtà paesana di provincia ha tentato di sottrarsi al processo di omologazione e globalizzazione che le ha inesorabilmente fuse e confuse. A Napoli, come nell’Italia degli anni ’50, l’annullamento del divario linguistico e culturale tra città e paese non è ancora avvenuto e i personaggi de Il medico dei pazzi ne portano scolpiti addosso tutti i segni. Nelle mire opportunistiche di affrancamento economico di donna Amalia (Angela De Matteo), negli affannosi tentativi di ricucire uno status di appartenenza sociale e culturale del direttore Don Carlo (Peppe Miale) e del maestro di musica (Giovanni Allocca), e ancora nell’incrollabile fiducia nel proprio talento del barista Peppino (Antonio Elia), aspirante scrittore, e di Raffaele (Federico Siano), aspirante attore, ritroviamo quel fervido arrivismo e quella tumultuosa agitazione tipici degli anni ’50. 

È una società affaccendata e sfaccendata quella che vediamo dipinta negli affanni e nei desideri dei personaggi de Il medico dei pazzi, uno specchio di tutti quei sogni che, confusi alle ambizioni e distorti dalle possibilità, finiscono per assomigliare spudoratamente ai vizi. Un turbinio di sforzi incrociati che trovano in Ciccillo (Alfonso Postiglione) l’apoteosi dell’azzardo, il tramite tra due mondi che non si sanno parlare, la città, in cui tenta edonisticamente di confondersi schermendosi attraverso l’appoggio di Michele (Renato De Simone), e la campagna, che pure lo tiene ancorato alla realtà nonostante i suoi tentativi di sfuggirle.

In questo caleidoscopio di esistenze si imbatte e si dibatte Felice Sciosciammocca (Massimo De Matteo), lo straniero venuto dal paese. Con il suo bagaglio di strampalate convinzioni, con i suoi usi e costumi, con le sue fobie e le sue manie, Felice Sciosciammocca rappresenta l’anomalia che si amplifica a dismisura riflettendosi nelle presunte follie dei personaggi che incontra.  Convinto di essere unico sanno in un mondo di pazzi, Felice Sciosciammocca si trova irretito in una trama di equivoci e paradossali intrecci che spingono all’estremo le sue resistenze e le sue presunzioni di sanità.  Attraverso i suoi occhi lo spettatore riconosce e deride tutte le manie e i vizi propri del genere umano, nel loro paradosso attua un processo di distacco e catarsi che lo fa sentire assolto, ma proprio in questo processo avviene l’inversione dei ruoli e quello che appariva sano svela improvvisamente tutte le sue fragilità e i suoi limiti, finendo per apparire diverso e lontano anche da chi, come la moglie Concetta (Chiara Baffi), dovrebbe essergli più simile. 

Nella rilettura che Di Palma fa de Il medico dei pazzi ritroviamo con autenticità e disincanto tutto il teatro del paradossale e dell’esasperazione che ha reso celebre Scarpetta. Far rivedere con occhi nuovi ma con la medesima forza comica una commedia che tanta strada ha percorso e tanta fama ha raccolto non è impresa facile, ma è impresa sicuramente riuscita per lo spettacolo di Di Palma.

DI EDUARDO SCARPETTA
ADATTAMENTO E REGIA CLAUDIO DI PALMA
CON GIOVANNI ALLOCCA, CHIARA BAFFI, ANGELA DE MATTEO, MASSIMO DE MATTEO, RENATO DE SIMONE, ANTONIO ELIA, VALENTINA MARTINIELLO, PEPPE MIALE, ALFONSO POSTIGLIONE, FEDERICO SIANO
SCENE LUIGI FERRIGNO
COSTUMI GIUSEPPE AVALLONE
AIUTO REGIA PEPPE MIALE
ASSISTENTE ALLA REGIA MANUEL DI MARTINO
COPRODUZIONE 
ENTE TEATRO CRONACA VESUVIOTEATRO 
SGAT (SENZA SRL)
TRADIZIONE E TURISMO – TEATRO SANNAZARO 

Fonte Immagine: Ufficio Stampa Campania Teatro Festival

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A proposito di Rossella Siano

Napoletana di nascita e per vocazione. Appassionata di letteratura e scrittura nonostante la scelta di una professione molto poco poetica. Provo ad aggiungere poesia attraverso la condivisione di pensieri ed emozioni in queste pagine.

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