Commedie di Eduardo de Filippo: le 3 da vedere

Commedie di Eduardo de Filippo: le 3 da vedere

Eduardo de Filippo è stato uno degli attori e drammaturghi napoletani più importanti del Novecento: le sue commedie sono ancora molto ricercate e popolari in tutta Italia, ma in particolare in Campania, dove nasce una vera e propria cultura dietro la sua immagine ed il suo lavoro. 

Ecco 3 commedie di Eduardo de Filippo da vedere assolutamente.

Non ti Pago

Tra le commedie di Eduardo de Filippo proposte, Non ti Pago è forse la meno conosciuta. Scritta nel 1940, il protagonista Ferdinando Pagliuolo (Eduardo de Filippo), direttore del “Banco Lotto” di Napoli ereditato dal padre, è un giocatore molto assiduo, quasi accanito.
Un giovane che lavora con il primo, Mario Bertolini (Peppino de Filippo), vince una quaterna dicendo di aver sognato il padre di Pagliuolo, e di volere sposare la figlia con i soldi della vincita.

Ferdinando, quindi, quasi impazzisce, e sequestra il biglietto al collega: sostiene che l’oggetto spetti a lui, come una sorta di proprietà familiare scaturita dal soggetto del sogno di Bertolini. Da qui si susseguono alcuni eventi surreali, fino ad arrivare ad una maledizione, lanciata a Mario dallo stesso Ferdinando.

La commedia di Eduardo de Filippo racconta della cultura napoletana dei sogni e del mettersi in contatto con i defunti attraverso essi.

Commedie di Eduardo De Filippo: “Questi Fantasmi”

I fantasmi o, in parte, la convinzione che i defunti possano risolvere i problemi dei vivi, è un tema che si ritrova spesso tra le commedie di Eduardo de Filippo in Questi Fantasmi.

L’opera viene scritta nel 1946 e viene interpretata diverse volte nel corso degli anni, anche con delle variazioni per quanto riguarda il tema: parla di Pasquale Loiacono (Eduardo de Filippo) che, in seguito anche a delle leggende raccontategli dal portinaio Raffaele, comincia a credere che la sua nuova casa sia infestata dai fantasmi.

La paura per il sovrannaturale gli fa credere che Alfredo Marigliano sia un fantasma benevolo che lo aiuti specialmente in materia economica: in realtà è l’amante della moglie Maria.

La commedia, nel corso degli anni, ha avuto alcune trasposizioni cinematografiche, tra cui quella che vede protagonista Vittorio Gassman e Sofia Loren.

Ditegli Sempre di Sì

Le opere di Eduardo de Filippo sono innumerevoli, ma non si può non citare Ditegli Sempre di Sì, commedia estremamente divertente che rappresenta i pregiudizi e la paura che avevano le persone nei confronti di soggetti affetti da patologie psichiatriche che, nella maggior parte dei casi, venivano affidati a strutture quali i manicomi.

Ditegli Sempre di Sì è una commedia piuttosto breve, due soli atti; viene scritta da Eduardo e poi interpretata la prima volta da Vincenzo Scarpetta, fratellastro dei De Filippo.

Narra la storia di Michele Murri, un commerciante che ha trascorso del tempo all’interno del manicomio e che, all’uscita, viene in contatto con varie persone.

Data la psiche instabile, il protagonista inizia a prendere alla lettera ogni cosa gli venga detta, combinando numerosi guai, più o meno gravi, come ad esempio quando si convince che l’amico di famiglia Vincenzo sia morto: lo annuncerà, infatti, con un telegramma.

La commedia ha avuto anche un adattamento televisivo nel 1962, versione che è arrivata ai nostri giorni, con Michele Murri interpretato da Eduardo de Filippo e Antonio Casagrande che prende i panni del giovane Luigi Strada, poeta alle prime armi che si ritrova coinvolto nei guai architettati dal protagonista.

Fonte Immagine: Wikimedia

A proposito di Luigi Vittorio Cesarino

Studente di lingue, appassionato di cultura nerd e di sport.

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