Commedie di Eduardo de Filippo: le 3 da vedere

Commedie di Eduardo de Filippo: le 3 da vedere

Eduardo De Filippo (Napoli, 1900 – Roma, 1984) è stato uno dei più grandi drammaturghi, attori e registi italiani del Novecento. Le sue commedie, scritte in dialetto napoletano e poi spesso tradotte in italiano, sono un ritratto vivo e intenso della società e della cultura partenopea, ma anche una riflessione universale sulla condizione umana. Ancora oggi, le sue opere sono rappresentate in tutta Italia e nel mondo, a testimonianza della loro attualità e della loro forza espressiva.

Commedie di Eduardo De Filippo: il teatro napoletano del Novecento

Eduardo De Filippo: vita, opere e importanza nel teatro italiano

La famiglia De Filippo e la tradizione teatrale napoletana

Eduardo De Filippo nasce a Napoli in una famiglia di attori: il padre, Eduardo Scarpetta, è uno dei più importanti esponenti del teatro dialettale napoletano. Insieme ai fratelli Peppino e Titina, Eduardo calca le scene fin da bambino, ereditando la passione per il teatro e la profonda conoscenza della tradizione napoletana.

I temi ricorrenti nelle commedie di Eduardo

Nelle commedie di Eduardo De Filippo, si ritrovano temi ricorrenti come la famiglia, l’amore, la povertà, la guerra, la superstizione, la follia, il rapporto tra realtà e apparenza. Il suo teatro è caratterizzato da un profondo realismo, ma anche da una vena di umorismo e di poesia, che rendono le sue opere uniche e indimenticabili. Il dialetto napoletano, utilizzato da Eduardo con maestria, conferisce alle sue commedie una forza espressiva e una musicalità particolari.

Le commedie più importanti di Eduardo De Filippo: analisi e trame

Eduardo De Filippo ha scritto e interpretato numerose commedie che sono diventate dei classici del teatro italiano.
Di seguito, analizzeremo tre delle sue opere più significative:

Non ti pago: la superstizione e il gioco del lotto

Non ti pago (1940) è una commedia che ruota attorno al tema della superstizione e del gioco del lotto, molto diffuso nella cultura napoletana. Il protagonista, Ferdinando Quagliuolo (interpretato dallo stesso Eduardo), è un accanito giocatore del lotto, proprietario di un banco lotto ereditato dal padre. Quando il suo impiegato, Mario Bertolini, vince una quaterna con i numeri ricevuti in sogno dal defunto padre di Ferdinando, quest’ultimo si rifiuta di pagargli la vincita, sostenendo che i numeri gli appartengano di diritto, in quanto “suggeriti” da un suo familiare.
La commedia, ricca di situazioni comiche e paradossali, mette in luce l’ossessione per il gioco e la credenza nei sogni e nei presagi, tipici della tradizione popolare napoletana.

Questi fantasmi: tra realtà e immaginazione

Questi fantasmi (1946) è una commedia che esplora il confine tra realtà e immaginazione, tra ragione e follia. Pasquale Lojacono, il protagonista, si trasferisce in un antico palazzo napoletano, dove si dice che si aggirino dei fantasmi. Suggestionato dai racconti del portiere Raffaele, Pasquale inizia a credere che la casa sia effettivamente infestata, e scambia Alfredo Marigliano, l’amante della moglie Maria, per un fantasma benevolo che gli fa trovare soldi e regali.
La commedia, con il suo mix di comicità e di inquietudine, riflette sulla fragilità della mente umana e sulla difficoltà di distinguere la realtà dall’illusione.
Questi fantasmi! è stata portata anche sul grande schermo, in un film del 1967 interpretato da Vittorio Gassman e Sofia Loren.

Ditegli sempre di sì: la follia e il pregiudizio

Ditegli sempre di sì (1927) è una commedia che affronta il tema della follia e del pregiudizio sociale nei confronti dei malati di mente. Michele Murri, il protagonista, è un uomo appena dimesso da un manicomio, che torna a vivere con la sorella Teresa. A causa della sua psiche instabile, Michele prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto, creando una serie di equivoci e situazioni comiche, ma anche drammatiche.
La commedia, scritta da Eduardo e interpretata per la prima volta dal fratellastro Vincenzo Scarpetta, mette in luce l’incomprensione e la paura che circondano la malattia mentale, e invita a una riflessione sulla necessità di superare i pregiudizi e di accogliere la diversità.
Nel 1962, Ditegli sempre di sì è stata adattata per la televisione, con Eduardo De Filippo nel ruolo di Michele Murri e Antonio Casagrande in quello di Luigi Strada.

Altre opere fondamentali di Eduardo De Filippo e l’eredità del suo teatro

Oltre alle tre commedie analizzate, Eduardo De Filippo ha scritto e interpretato molte altre opere fondamentali, tra cui:

  • Natale in casa Cupiello (1931): un dramma familiare che ruota attorno alla preparazione del presepe, simbolo della tradizione napoletana.
  • Filumena Marturano (1946): la storia di una ex prostituta che lotta per i suoi diritti e per quelli dei suoi figli.
  • Napoli milionaria! (1945): un affresco della Napoli del dopoguerra, tra miseria, speranza e voglia di riscatto.
  • Sabato, domenica e lunedì (1959): commedia “coniugale” che racconta la crisi di una coppia borghese.
  • Il sindaco del rione Sanità (1960): la storia di un “guappo” che amministra la giustizia nel suo quartiere.

L’eredità di Eduardo De Filippo è immensa. Il suo teatro, profondamente radicato nella realtà napoletana, ma capace di parlare a tutti, continua a essere rappresentato e apprezzato in tutto il mondo, a testimonianza della sua universalità e della sua capacità di toccare le corde più profonde dell’animo umano.

Fonte Immagine: Wikimedia

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