La Compagnia Orsini e il Teatro Le Maschere di Roma presentano il Piccolo Festival di Drammaturgia Contemporanea Le Voci del Presente, otto appuntamenti che si sviluppano in tre serate ciascuno a partire dal 4 giugno fino al 10 ottobre 2024. Uno spazio dedicato a compagnie emergenti che indagano nuovi linguaggi e che sono mosse dalla voglia di fare teatro di qualità, portando sulla scena romana artisti di fama nazionale insigniti di numerosi riconoscimenti nel teatro di ricerca, in una sinergia tra “nuovi talenti” e teatranti più esperti. Elettrocardiodramma al Teatro Le Maschere di Capuano è il primo appuntamento, in scena il 4, 5 e 6 giugno 2024.
Elettrocardiodramma al Teatro Le Maschere: la sinossi
Il protagonista di Elettrocardiodramma, di cui non ci è dato sapere il nome, un uomo di mezza età con indosso un vestito da donna, è in scena da solo, seduto al tavolo in un posto indefinito e minimalista. Sul palco di Elettrocardiodramma al Teatro Le Maschere infatti sono presenti soltanto pochissimi oggetti: un piccolo tavolo, due sedie e due bicchieri. Potrebbe essere associato a una sorta di spazio dove si può trascorrere del tempo a pensare. L’uomo ha come peculiarità naturale e inconsapevole quella di muoversi in situazioni del tutto fantastiche e immaginarie, ma le vive e le rappresenta come se fossero reali e concrete. La sua effettiva solitudine lo induce a immedesimarsi con tutti i personaggi che agiscono, abitano e parlano in quella precisa situazione, dando loro corpo, voce, attitudini e atteggiamenti posturali specifici. Le presenze con cui ha continuamente a che fare vivono nella sua testa e parlano nella sua testa; sono i suoi quattro fratelli, sua madre e la donna che ama. L’infausto destino del personaggio, inoltre, che è quello di avere una gamba che si muove in modo incontrollato e incontrollabile a tempo di musica, lo costringerà ad attraversare alcune avversità nel corso di un tortuoso e tragicomico flusso di coscienza.
Le Voci del Presente: Leonardo Capuano
Leonardo Capuano è un attore e autore nato a Cagliari il 30 settembre 1967 e diplomato presso la Scuola di formazione teatrale Laboratorio Nove di Firenze, fondata da Silvano Panichi e Barbara Nativi e attiva dal 1982, e formatosi, tra gli altri, con Danio Manfredini e Alfonso Santagata. Nel corso della sua lunga carriera teatrale possiamo trovare monologhi quali La Cura (2000), Zero Spaccato (2003), La Sofferenza Inutile (2012) ed Elettrocardiodramma (2013) e collaborazioni con artisti e registi del calibro di Alfonso Santagata, Pietro Babina, Annalisa Bianco e Umberto Orsini. Nel 2004 crea Pasticceri con l’attore Roberto Abbiati, che ottiene un notevole successo da parte del pubblico e della critica, e a cui sarà possibile assistere durante il festival Le Voci del Presente il 18, 19 e 20 giugno 2024. Nel 2017 inoltre inizia la collaborazione con il regista Alessandro Serra come protagonista di Macbettu, insignito del premio ANCT 2017 e del premio Ubu 2017 come miglior spettacolo dell’anno. Nel suo curriculum vanta anche lavori sul piccolo e grande schermo, recitando sia in serie tv che in pellicole cinematografiche, come Ariaferma di Leonardo Di Costanzo (2021), Vostro onore di Alessandro Casale (2022, in onda su Rai 1), Lo stato delle anime di Peter Marcias (2024) e Vangelo secondo Maria di Paolo Zucca (2024, attualmente al cinema).
Elettrocardiodramma al Teatro Le Maschere: un travolgente spaccato di lucido delirio
Leonardo Capuano, autore ed eccellente interprete dell’opera, mette in scena un dramma schizofrenico, elettrico, fatto di membra e di sudore, e anche di momenti onirici, sospesi nel tempo e nello spazio; di giochi di parole, di musica e di ragionamenti paradossali, ma non per questo privi di logica. L’autore-attore presta il proprio corpo con considerevole generosità alle molteplici personalità che prendono vita come fantasmi e con cui il protagonista si ritrova a dialogare, dando loro forma attraverso tic, gestualità e atteggiamenti mimici distinti e caratteristici. Elettrocardiodramma è la folle tragedia quotidiana che mette in conflitto il cuore e la mente di chi non viene considerato “socialmente conforme”; un monologo interiore (ed esteriore) dettato dal flusso di coscienza di chi ha perso la bussola e le coordinate del mondo che ci circonda, o forse di chi riesce a vedere oltre l’ordine apparente delle cose. In fondo, come ci suggerisce il protagonista, non è forse proprio nei sogni che siamo liberi di essere e di fare qualsiasi cosa?
Fonte immagine articolo Elettrocardiodramma al Teatro Le Maschere: tra follia e realtà: Ufficio Stampa