Recensione dello spettacolo Il sindaco pescatore, con Ettore Bassi (e i ragazzi dell’Accademia vesuviana del Teatro e del Cinema di Gianni Sallustro), andato in scena al Teatro Sannazaro di Napoli
La storia di Angelo Vassallo non è la storia di un eroe, ma quella di un uomo innamorato. Ed è proprio questo suo amore incondizionato, questa sua dedizione totale ad un territorio tanto meraviglioso quanto trascurato, a condannarlo a morte. Spari vigliacchi alle spalle, un finale terribile per un’esistenza così pura, per un amministratore cittadino così impeccabile.
Con Il romanzo Il sindaco pescatore, Dario Vassallo, suo fratello, ha voluto raccontare questa tragica pagina di cronaca italiana, attraverso gli aneddoti e il pensiero di chi, come lui, Angelo lo ha conosciuto, di chi al suo fianco ha creato i presupposti per l’odierna esplosione turistica del Cilento.
Da questo testo, rivisito da Edoardo Erba, è nato poi uno splendida riproposizione teatrale, che ovunque vada – e sono già oltre 100 le repliche – raccoglie commozione, consensi ed applausi.
Il Sindaco pescatore è tratto da una storia vera
Si stima che mediamente il tempo di reazione di un uomo ad qualsiasi evento sia, in condizioni normali, tra i 0,5 sec a 1 sec. Con queste premesse si apre lo spettacolo che vedrà confrontarsi, in questo enormemente piccolo lasso di tempo, dilatato per la finzione scenica a circa un’ora, l’ex sindaco di Pollica e il suo giovane aguzzino, assente in scena, così come negli archivi della giustizia ordinaria. Ad oggi, infatti, la vicenda è rimasta senza colpevole, con tanti punti di domanda e ben poche risposte.
Ad indossare gli stivali da pesca e l’eredità pesante di una persona incredibilmente normale, è stato un Ettore Bassi in stato di grazia. Il suo enorme talento empatico gli ha permesso di immergersi nei panni di un uomo che sintetizza, nei fatti e nei pensieri, quello che la politica dovrebbe essere per un territorio e per chi lo abita: un riferimento intellettualmente onesto con idee, rigore e lungimiranza. Questo è stato Angelo Vassallo per il comune di Pollica, per il suo litorale, e non solo.
Ettore Bassi commuove il Sannazaro
“Rispetto dell’ambiente e legalità. Queste sono le risorse del domani, per la costruzione di una nuova felicità e di una nuova economia”
Il Sindaco pescatore non è soltanto uno spettacolo commuovente e della ottima regia, ma rappresenta un ottimo esempio di teatro sociale e per il sociale, che fa della semplicità la sua forza. Forza enfatizzata dalla scelta di Bassi di salire sul palco ogni volta con un gruppo diverso di ragazzi, scelti dal teatro ospitante e formati un paio di ore prima della messa in scena. Operazione rischiosa, certo, ma fondamentale per dare centralità a quelle stesse generazioni che errori del genere non li devono più commettere, che quel mare in cui Angelo amava pescare lo devono ad ogni costo preservare. Missione in cui noi tutti, ad oggi, abbiamo fallito.