In-sanità, recensione dello spettacolo (tratto da una storia vera) In-sanità di e con Peppe Romano
Ironico, dissacrante, grottesco eppure così dannatamente reale.
Il viaggio in cui ci conduce “In-sanità”, nuovo bellissimo spettacolo del fin qui ottimo cartellone del Teatro Tram, può essere riassunto così, con tre aggettivi che celano, però, una notevole tristezza di fondo. Sì perché, come spesso accade, il teatro si fa portavoce e specchio di una realtà avvilente, mettendo in scena tutti quei paradossi e quelle sabbie mobili in cui l’umanità si imbatte quotidianamente. E questa pièce, diretta da Katia Tannoia, non è da meno, dato che scava con acume in una delle costanti più tristi della nostra Repubblica (anche prima dell’insorgere della pandemia da Covid – 19): il sistema sanitario del sud Italia.
In-sanità, una mattinata in sala d’attesa
È un giorno qualsiasi in un ospedale qualsiasi del mezzogiorno e il nostro protagonista, Pietro Fusco, è lì per un semplice controllo di routine. Quello che lo attende, però, è una attesa estenuante e avvilente, costellata da personaggi e situazioni improbabili.
“Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente”: no, non si tratta dell’inferno dantesco ma di poco ce ne si allontana. Pazienti che vagano come anime senza meta, sofferenti e disperate, lasciate alla mercé della negligenza, della superficialità e della corruzione di un luogo poco ospitale, disorganizzato e del tutto inefficiente: benvenuti in ambulatorio!, dove tutto accade, dove tutti urlano e niente davvero funziona. E a farne le spese, come sempre, sono i più fragili, quelli per cui un ritardo, una svista, può portare ripercussioni anche letali.
Peppe Romano ci racconta gli ospedali del sud
Lo spettacolo, che ha vinto il premio per il Miglior Attore alla rassegna “I corti della formica” – rassegna a cura di Gianmarco Cesario, invece, funziona alla meraviglia, grazie soprattutto al talento camaleontico di Peppe Romano che è anche autore del testo. Un testo, una drammaturgia, questa, che fa della sua attualità e della sua freschezza narrativa, il suo punto di forza.
Pungente, spassoso da guardare, e, infine tragicamente catartico, In-sanità è un ottimo esempio di teatro sociale, di un teatro che sa denunciare con intelligenza e profondità, lasciando al pubblico applausi a scena aperta e il giusto agrodolce riso sulla bocca.
Dal 24 al 27 marzo 2022
IN-SANITÀ
drammaturgia di Pietro Fusco e Peppe Romano
con Peppe Romano
regia di Katia Tannoia
foto di Nina Borrelli
produzione Teatro dell’Osso con TRAM teatro
Biglietti:
intero € 13,00
ridotto € 10,00 (under 26 e over 65)