In scena dal 17 al 20 marzo, al Teatro Acacia arriva Maurizio Casagrande con lo spettacolo A tu per tre, scritto, diretto e interpretato dallo stesso.
Dopo il lungo periodo di pandemia, Casagrande decide di accogliere il suo numeroso pubblico insieme a due artiste: la pianista Claudia Vietri – in arte Cocò – e la cantautrice Ania Cecilia, di cui i seguaci più affezionati del comico riconosceranno sicuramente la voce. Ania Cecilia è, infatti, autrice e interprete di Guardami, la canzone che fa da colonna sonora al film Una donna per la vita, di cui si parlerà anche nella pièce.
L’audience viene accolta con un Rondò alla Turca di Mozart suonato dalla Vietri e Benvenuto di Laura Pausini cantato da Ania Cecilia, dopodiché anche Casagrande fa il suo comicissimo ingresso in scena cantando L’artista di Franco Fanigliulo, dopo cui si delinea subito l’idea dietro A tu per tre: una simpatica coalizione femminile contro il comico, che diventa gradualmente un grande momento di introspezione autobiografica in cui Casagrande racconta e si racconta al suo pubblico. Si ripercorrono, infatti, i momenti salienti della vita e della Carriera dell’autore a partire dall’esordio nella musica con la batteria, fino a parlare delle divertenti difficoltà che il comico ha affrontato nella sua vita sentimentale, così come nella carriera: in molti hanno faticato a ricordare e distinguere il suo nome. Ci si trova accolti in un’aria familiare, ad ascoltare interessanti storie e divertenti aneddoti da Casagrande, ma senza rinunciare a momenti più esuberanti fatti di comicità e musica, che diventa fondamentale nello spettacolo, facendo da fil rouge tra le varie vicende, ma anche fungendo da punto d’unione fra i tre artisti in scena, mostrando il raffinato disegno teatrale nascosto dietro una finta improvvisazione.
L’autore stesso ha dichiarato di aver voluto realizzare, con A tu per tre, uno spettacolo “agile e leggero” per mantenere bassi i costi di produzione, visto il particolare periodo storico, senza rinunciare allo stile che lo contraddistinguono e, difatti, anche nell’allestimento vediamo una scenografia con pochi elementi semplici, eppure d’effetto, così da poter stupire ogni volta l’audience senza mai essere banale, aiutandosi anche con proiezioni video su uno schermo – ironicamente – a forma di casa.
Nel complesso l’audience partecipa ad uno spettacolo piacevole e divertente, che non dimentica il periodo storico della pandemia con cui si apre ironicamente la pièce e che ritorna, con una struttura circolare, nella chiusura – volutamente un po’ meno ironica -. A tu per tre non deluderà certamente gli appassionati di Maurizio Casagrande, i quali scopriranno anche molti divertenti aneddoti della sua carriera e della sua vita privata. Uno spettacolo semplice e confidenziale, ma non banale, che riesce a regalare al suo pubblico una parentesi lontana dallo stress quotidiano, nel perfetto stile dell’autore.
Immagine in evidenza: Ufficio Stampa Teatro Diana