Al Teatro Bolivar venerdì 25 marzo in scena la prima dello spettacolo Mia. della giovanissima compagnia T.S.O, evento targato Nu’Tracks.
Il debutto della compagnia T.S.O al Teatro Bolivar è avvenuto con l’opera intitolata Mia., scritto da Giulia Piscitelli per la regia di Salvatore Testa.
La scenografia è composta prevalentemente di scatole di cartone con l’indicazione “fragile”: parrebbe che sia in corso un trasloco, un cambiamento di vita insomma.
I quattro personaggi in scena sono invece Noha, Aria, Walter e Margareth che sembrano legati tra loro da un rapporto di amicizia. Walter e Margareth sono sposati e da tempo stanno cercando di avere un figlio, prendendo in considerazione anche l’adozione. Noha è innamorato di Aria, la quale però non ricambia perché innamorata di un altro uomo, Walter. I due portano avanti una relazione amorosa per un anno, nascondendosi agli occhi di tutti.
Le dinamiche del quartetto risultano essere molto più complesse di quanto immaginato: bugie, sotterfugi, non detti che talvolta tornano a galla prendendo ulteriori forme nell’emotività e psicologia dei personaggi.
Le scatole tutt’intorno non vengono mai aperte, anzi al massimo lanciate per aria e sbattute per terra dai personaggi stessi, incuranti di custodire le fragilità poste all’interno.
Allo stesso modo le dinamiche che si istaurano tra i quattro mostrano caratteristiche di dominio, possessione, arrendevolezza, dipendenza. L’intensità è talmente forte ed accecante da ridurre a brandelli, calpestando le fragilità e l’emotività interiore dei personaggi.
Così come in Le affinità elettive di Goethe, gli equilibri/disequilibri tra Noha, Aria, Walter e Margareth mostrano un’ulteriore sfaccettatura dei meccanismi dell’amore, che può essere anche violento, conturbante e malato. È l’amore a guidare la vita degli uomini, facendoli vacillare qua e là a seconda di dove la passione li porti? Oppure rimane un margine di libertà che permette agli uomini di ribellarsi? E se l’amore fosse capace di infettarci talmente in profondità da farci marcire?
Rimangono in sospensione le parole emblematiche pronunciate da Aria:
“In questo preciso momento, né lui, né voi due, potete fare a meno di me. Perché i virus se non attecchiscono alla carne, agli organi, alle ossa, se non infettano, se non contaminano un corpo, sapete cosa fanno? Rimangono per una manciata di secondi nell’aria, e poi muoiono.”
Testo: Giulia Piscitelli
Regia: Salvatore Testa
Interpreti: Giulia Piscitelli, Salvatore Testa, Federico Siano e Sara Guardascione
Fonte immagine: Facebook