Amae al Piccolo Bellini | Recensione

Amae al Piccolo Bellini

Dal 5 al 8 dicembre, per la sezione Dance&performance, va in scena al Piccolo Bellini Amae di e con Eliana Stragapede e Borna Babic.

Lavorare alla programmazione della Danza è ogni anno più eccitante e, oggi che siamo alla nostra ottava Stagione sentiamo che la passione con cui scegliamo gli artisti è la medesima del primo giorno. Sempre più felici di ospitare le più grandi realtà nazionali e internazionali della Danza possiamo senza dubbio dire che con la Stagione 24/25 speriamo di rendere felice e orgoglioso il nostro pubblico fedele, curioso e sempre più numeroso!

Manuela Barbato ed Emma Cianchi, curatrici della Stagione Dance&Performance del Teatro Bellini, mettono a segno un altro colpo da maestro nel sempre più accattivante cartellone di danza del Bellini. Dal 5 al 8 dicembre va in scena al Piccolo Bellini Amae, spettacolo di danza a due scritto, curato e interpretato da Eliana Stragapede e Borna Babic, artisti di fama europea provenienti da due storiche compagnie di danza: Peeping Tom per la Stragapede e Ultima Vez per Borna Babic.

Dopo lo straripante successo di Infamous Offspring (regia e coreografia di Wim Vandekeybus), Ultima Vez torna al Bellini con uno spettacolo di tutt’altro tenore: Amae uno spettacolo essenziale e ruvido che vede due soli artisti sul palcoscenico, una scena vuota, luci essenziali, costumi apparentemente scarni. Il fasto immaginifico e l’opulenza di Infamous Offspring sono lontani: Amae è uno spettacolo di pura introspezione, di concetto, di idee, di puro tormento e di incredibile tenerezza.

Al centro di Amae c’è il concetto di co-dipendenza che è alla base di ogni rapporto umano: madre/figlio, fidanzata/amato, moglie/marito. Quello che Amae riesce a rendere in maniera vivida e tangibile è l’aspetto tragico che questa condizione psicologica porta inevitabilmente con sé. Amore e dolore, controllo e vicinanza, sostegno e oppressione, gioia e sofferenza si mescolano in maniera indissolubile e a tratti indistinguibile in una danza che diventa linguaggio, studio, ricerca, riflessione antropologica su come l’uomo sia capace di creare connessioni, legami che da un momento all’altro possono diventare vincoli.

Già da qualche anno Manuela Barbato ed Emma Cianchi hanno inaugurato e trasformato in consuetudine una lodevole iniziativa: ogni spettacolo del Piccolo Bellini della sezione Dance&performance è aperto da una compagnia di danza emergente: ad aprire Amae è stato lo spettacolo Linfa, della compagnia Spazio Danza, diretta da Annalisa Cernese. Le giovanissime artiste di Spazio Danza (tra cui i due volti a me cari di  Francesca Frolli e Ginevra Moscarella) hanno dato vita ad uno spettacolo denso e vibrante, un viaggio in memorie passate eppure non dimenticate. 

Un fluire di storie dimenticate e segreti sussurrati sotto la pelle anima Linfa, un’opera che si addentra nei labirinti intricati del sangue e che risveglia memorie sepolte, mai del tutto sopite. Frammenti di passato riaffiorano, intrecciandosi ai corpi dei danzatori in un racconto che esplora le tracce indelebili della vita vissuta.

In attesa delle prossime proposte del cartellone Dance&Performance, ci sono ancora un paio di date per non perdersi Amae

 

concept, coreografia e performance Eliana Stragapede, Borna Babic

drammaturgia Margherita Scalise
musiche Nenad Kovacic, Nicholas Britell
voce Teresa Campos
audio editing Giuseppe Santoro
costumi Nina Lopez-Le Galliard
disegno luci Benjamin Verbrugge

con il supporto di VGC Brussels, European Union, Goethe Institut, L’OBRADOR, ROXY Ulm and TanzLabor Ulm

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