Extra moenia di Emma Dante al Teatro Bellini di Napoli | Recensione

Extra moenia di Emma Dante al teatro Bellini di Napoli | Recensione

Da martedì 11 marzo a domenica 16 marzo 2025 al Teatro Bellini di Napoli va in scena Extra moenia: ancora una volta, lo spettacolo diretto da Emma Dante si propone di fotografare e ritrarre un popolo di emarginati, di colui vive la sua esistenza al di “fuori dalle mura della città”.

Chi sono gli Extra moenia di Emma Dante?

Il cammino è l’unico modo per liberarsi del proprio fardello in un rituale condiviso, liberatorio e potente. Extra moenia è una ballata allegorica che mostra le atrocità del nostro tempo.

Il nuovo lavoro della regista, attrice teatrale e drammaturga italiana, pluripremiata, di origine palermitana, Emma Dante, è emerso come molti suoi altri, per merito del materiale fuoriuscito dai suoi laboratori di scrittura scenica e creativa.

Come da sua cifra stilistica, anche quest’opera  esprime mediante un codice tensivo, umoristico e folle, il disagio umano.

Sul palco, Verdy Antsiou, Roberto Burgio, Italia Carroccio, Adriano Di Carlo, Angelica Di Pace, Silvia Giuffrè, Gabriele Greco, Francesca Laviosa, David Leone, Giuseppe Marino, Giuditta Perriera, Ivano Picciallo, Leonarda Saffi, Luigi Biondi.

Il disegno luci è di Luigi Biondi, l’assistente ai movimenti è Davide Celona, l’assistente ai movimenti Davide Celona, l’assistente di produzione è Daniela Gusmano, il coordinamento dei servizi tecnici è firmato da Giuseppe Baiamonte, il capo reparto fonica è Giuseppe Alterno, i costumi sono di Mariella Gerbino.

Lo spettacolo è una produzione Teatro Biondo Palermo in coproduzione con Atto Unico – Carnezzeria in collaborazione con Sud Costa Occidentale.

La trama di Extra moenia

Non appena si alza il sipario, Extra moenia si apre con ben 14 componenti, rappresentativi forse di tutte le categorie del genere umano, i quali occupano il proscenio per intero, dormendo, russando, mormorando nel sonno e persino fischiando. Ma, in seguito al loro risveglio, gli attori, poi, iniziano a trasformarsi, uscendo dal proprio guscio di vestiti e abiti dei più vari, per cominciare a indossare le vesti dei personaggi all’interno della storia, al cui interno, di sicuro, uno dei file rouge è il tema del viaggio. Il percorso di un popolo extramoenia, quello da compiere, o quello compiuto diventa il vero senso di quest’opera, per vari aspetti e dimensioni, collettiva. 

E così, tra stupri collettivi, risse, partite di calcio, matrimoni, bombe, guerre, dialetti regionali e treni in corsa e in ritardo, è possibile assistere all’esibizione di ogni tipo antropologico esistente, che si muove all’interno di quella giostra variopinta e multisfaccettata del mondo, con tutti i paradossi e le idiosincrasie delle sue dimensioni, a tratti quasi tragicomici.

Extra moenia di Emma Dante: tanti i temi trattati e le emozioni in gioco!

Extra moenia è uno spettacolo corale, la cui durata esigua (un’ora circa) non mina,in ogni caso, l’indubbia capacità di condensare tragedie e drammi che divorano e attanagliano l’umanità, quelli di sempre, ma, soprattutto, quelli contemporanei. Un racconto, questo, a più voci che usa anche diversi toni, e sa compiere tale operazione con maestria sublime, adoperando il linguaggio universale delle emozioni.  

Entusiasmante, coinvolgente, commovente e trascinante la resa attoriale di Extra moenia, come, del resto, anche la sua fotografia e le sue musiche, che, contribuiscono tutte a rendere, tramite canali diversi, ogni dettaglio di contorno alla narrazione, perfetto nella sua unicità e peculiarità,  Uno spettacolo, quindi, che convince, seduce e rapisce, riuscendo a catturare grazie alla sua follia creativa quel caos perturbante e conturbante che contraddistingue la nostra esistenza. Applausi.

Fonte immagine: Ufficio stampa

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A proposito di Clelia Moscariello

Clelia Moscariello nasce il 13 aprile nel 1981 a Napoli. Nel 1999 consegue la maturità presso il Liceo Classico Vittorio Emanuele II della stessa città e nel 2008 ottiene la Laurea in Scienze della Comunicazione con il massimo dei voti: 110/110 con lode. Appassionata di musica, cinema, moda, estetica e scrittura creativa, nel 2008 ottiene il diploma di consulente letterario e redattrice di case editrici da qui lavorerà fino a diventare giornalista pubblicista e collabora con le testate Periodico italiano magazine (www.periodicoitalianomagazine.it), Laici (Laici.it), “Il Giornale del ricordo” (www.ilgiornaledelricordo.it), “Il quotidiano nazionale indipendente L’Italiano news” ( https://www.litalianonews.it/), “Pink magazine Italia”, (https://pinkmagazineitalia.it/), "Eroica Fenice" (https://www.eroicafenice.com/)“Leggere: tutti”" (https://leggeretutti.eu/) ed il blog “Border Liber” (https://www.borderliber.it/) . Nel 2010 pubblica con Davide Zedda La Riflessione la prima silloge di poesie e racconti intitolata “L’ultima notte da falena”. Nel 2017 esce la sua seconda raccolta di poesie intitolata “Questa primavera” per Irda Edizioni. A luglio 2018 esce la raccolta di ballate, “Battiti”, per le Mezzelane Casa Editrice. A novembre 2021 esce la sua nuova raccolta di ballate e racconti, intitolata “Io non amo le rose”, pubblicata dalla “Pav Edizioni”. Attualmente, oltre al suo lavoro di giornalista, Clelia Moscariello collabora con diverse agenzie pubblicitarie ed editoriali come copywriter, tra le quali la DotGhost. Dal 2018 si dedica come autrice, blogger e come social manager alla sua pagina social “Psico Baci” riguardante le citazioni letterarie e la fotografia d’autore e al blog ad essa collegato: https://frasifamose.online/. È recente il suo esordio come conduttrice radiofonica presso diverse web radio, tra le quali “Radioattiva” ed “Extraradio”. Di recente, infine, ha conseguito una certificazione di recente in web marketing ed in social media marketing presso la scuola di Milano Digital Coach e collabora con il progetto “Amori.4.0” nel team di professionisti come giornalista e scrittrice, specializzata nelle tematiche di consapevolezza ed empowerment femminile, di mainstreaming di genere, di abbattimento degli stereotipi riguardanti l’educazione e di sensibilizzazione culturale relativa all’essere donna.

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