Napoleone. La morte di Dio di Davide Sacco, tratto da un racconto di Victor Hugo, è in scena al teatro Bellini di Napoli, dal 7 al 12 maggio e interpretato da Lino Guanciale, Simona Boo e Amedeo Carlo Capitanelli. La recensione
Napoleone. La morte di Dio: il cast
Lo spettacolo Napoleone. La morte di Dio di Davide Sacco è in scena al teatro Bellini di Napoli, a partire dal giorno 7 al 12 maggio.
Tratto da un racconto di Victor Hugo intitolato “I funerali di Napoleone” di Victor Hugo, Napoleone. La morte di Dio è interpretato da Lino Guanciale, Simona Boo e Amedeo Carlo Capitanelli.
Anche il testo e le scene dell’opera sono di Davide Sacco, mentre l’aiuto regia è firmata da Flavia Gramaccioni, inoltre, i costumi sono di Daniele Gelsi, l’organizzazione è di Luigi Cosimelli, la produzione è di Ilaria Ceci e lo spettacolo è prodotto, infine, da LVF – Teatro Manini di Narni.
Il plot dell’opera Napoleone. La morte di Dio
Napoleone scompare nel 1821 nell’isola di Sant’Elena, dove si trova in esilio, dopo 20 anni, il Paese francese, all’epoca retto da Luigi Filippo, consente di celebrare la funzione dei suoi funerali a Les Invalides.
Nel tumulto dei passanti curiosi che assistono alla cerimonia vi è anche il famoso scrittore, Victor Hugo. Prendendo il via dalle sue descrizioni, Davide Sacco traccia un iter insolito quanto struggente a proposito della morte degli eroi, degli dèi e, infine, dei padri.
La prova di Lino Guanciale in Napoleone. La morte di Dio
Ad interpretare il ruolo di un figlio, orfano di un padre (non importa, nella fattispecie in questione, se si tratti davvero di Napoleone, di un Dio, oppure di un uomo qualunque), è l’attore pluripremiato, Lino Guanciale, tra il freddo deprimente e la neve gelida, che cade copiosa in quella lunga giornata invernale.
Il commento di Davide Sacco
Davide Sacco afferma, all’interno delle sue Note di regia dello spettacolo “Napoleone. La morte di Dio”, di essersi notevolmente ispirato leggendo il racconto di Hugo e, di aver ricordato, nel leggere l’opera dello scrittore francese, anche il grande Amleto shakespeariano, pensando di riflesso anche alla morte di un qualunque padre per un figlio rimasto ormai orfano, e, confrontando, infine, tra loro, il momento effimero e altisonante dei funerali reali e quello intimo e straziante, anche in quanto profondamente vero, invece, del dolore di un figlio che piange suo padre appena morto.
I bilanci di Napoleone. La morte di Dio
Intenso, acuto e penetrante, quasi pungente, disturbante, eppure, indubbiamente commovente, il testo di Napoleone. La morte di Dio di Davide Sacco. Un insuperabile Lino Guanciale, a tratti sommesso, a tratti adirato o angosciato, affronta, in modo magistrale, anche questa ultima prova: la resa scenica del dolore lacerante e infinitamente umano per la perdita del proprio genitore.
Originali gli allestimenti creati dal regista e anche la soundtrack (Cosa sono le nuvole di Domenico Modugno, Lascia ch’io pianga di Händel, e L’ombra della luce di Franco Battiato), interamente cantata da Simona Boo.
Per concludere, l’interpretazione degli attori alla prima teatrale della rappresentazione è stata assolutamente sublime con un insuperabile Lino Guanciale, in primis. Complimenti a tutto il cast, spettacolo assolutamente consigliato!
Fonte immagine: Ufficio Stampa Teatro Bellini