Oliva Denaro al Teatro San Ferdinando | Recensione

Oliva Denaro

Oliva Denaro, tratto dal romanzo di Viola Ardone, va in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli, dal 20 al 23 marzo, con la regia di Giorgio Gallione

Trama e caratteristiche

Il sipario si apre su una scena che sa di antico: siamo negli anni ’60, in Sicilia e, più precisamente, nel povero paesino di Martorana. In un abito azzurro e capelli legati la vediamo arrivare. Lei, Oliva Denaro, meravigliosamente interpretata da Ambra Angiolini, che, con i suoi quindici anni, sa ancora poco di come vanno le cose, di come va il mondo. La vediamo andare a scuola dove subisce la fascinazione della maestra Rosaria, una donna libera ed emancipata, o, come dicono nel paese, sbrigugnata. Proprio tra i banchi di scuola Oliva Denaro inizia a interrogarsi sul posto che la femmina ha nel mondo, nel suo piccolo e bigotto mondo.

«Maestra, la donna non è mai singolare. La donna singolare non esiste. Se sta in casa, sta con i figli, se esce va in chiesa o al mercato o ai funerali e anche lì si trova assieme alle altre. E se non ci sono femmine che la guardano, ci deve stare un maschio che l’accompagna. Io una donna femminile singolare non l’ho mai vista».

E allora la maestra le insegna che la grammatica serve a modificare la vita e che quel femminile singolare dipende anche da lei. 

La vediamo crescere, cambiare, capire. Ma questo non basta: non basta non guardare gli uomini negli occhi, camminare a testa bassa. In un’epoca in cui la femmina è come una brocca, chi la rompe se la piglia, in un paese, l’Italia, in cui, in nome di una legge inaccettabile che prevede il matrimonio riparatore tra le donne che subiscono violenza e i loro aguzzini, Oliva Denaro farà la differenza.

La vediamo dire no, un no che simboleggia la forza del femminile singolare, la resistenza di una brocca rotta che muove guerra a un sistema sbagliato. Oliva Denaro, che diventata donna, urla a gran voce contro un mondo dominato dal patriarcato. 

Come si legge nelle note di regia: «Oliva Denaro è un romanzo di formazione che trasuda teatro. Una storia di coraggio, emancipazione e coscienza di sé. Una scrittura evocativa e profonda dove la voce della protagonista, delicata e rabbiosa, riesce ad essere contemporaneamente racconto personale e collettivo. Una storia al femminile singolare che si trasforma progressivamente e quasi eroicamente in un canto di libertà.»

Una storia ambientata negli anni ’60, eppure fortemente attuale. Ispirata alla vera storia di Franca Viola, di cui Ambra Angiolini afferma: «Diventa un’eroina grazie al valore del primo vero “no”. È ribelle e contraria ma con rispetto e gentilezza. La sua ribellione passa per il desiderio di conoscenza, per la sua curiosità. Oliva è un’eroina che come super potere ha anche quello di saper ascoltare gli altri. Quando non sa ascolta, quando non comprende chiede. È talmente bella da portare in scena questa piccola grande vita, che uno si sente meglio già solo a raccontarla, questa storia.»

Tutti in piedi, tra calorosi e infiniti applausi, per Franca Viola, per Oliva Denaro, per Ambra Angiolini. Buona la prima!

OLIVA DENARO:
dal romanzo di Viola Ardone
drammaturgia Giorgio Gallione e Ambra Angiolini
regia Giorgio Gallione
con Ambra Angiolini
scene e costumi Guido Fiorato
disegno luci Marco Filibeck
musiche a cura di Paolo Silvestri

Produzione: Goldenart Production – Agidi

Immagine in evidenza: Teatro di Napoli

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A proposito di Rossella Capuano

Amante della lettura, scrittura e di tutto ciò che ha a che fare con le parole, è laureata in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico. Insegna materie letterarie. Nel tempo libero si diletta assecondando le sue passioni: fotografia, musica, cinema, teatro, viaggio. Con la valigia sempre pronta, si definisce “un occhio attento” con cui osserva criticamente la realtà che la circonda.

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