Dal 7 al 17 novembre 2024, presso il Teatro Marconi di Roma andrà in scena lo spettacolo “Regine di Cartone”, scritto da Marina Pizzi e diretto da Silvio Giordani. Con un cast composto da Angiola Baggi, Mirella Mazzeranghi e Maria Cristina Gionta, viene raccontata una storia di emarginazione sociale con ironia, riflessione e un pizzico di black humor: la vita di tre donne senza fissa dimora.
Regine di Cartone: oltre la vita di tre “clochard”
Lo spettacolo Regine di Cartone esplora le vite di Gina, Tonta e Ruvida, tre donne che hanno oltrepassato il confine dell’integrazione sociale. Gina, un’ex attrice di teatro senza età, Tonta, una sessantenne dolce e remissiva, e Ruvida, un’ex prostituta caustica e intelligente, condividono un’esistenza ai margini della società in quella che è divenuta la loro casa, tra cartoni, carrelli e thè preparato su cassette della frutta usate a mo’ di comodini. Attraverso le loro storie, lo spettacolo indaga i meccanismi che portano all’isolamento, evidenziando come tutti i barboni e le “barbone” (come si definiscono i personaggi nello spettacolo), abbiano una storia e non siano solo degli emarginati sociali.
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Quello che colpisce e spiazza è l’ironia, che a tratti potrebbe ricordare il black humor: una forma di comicità che tocca temi tragici, tabù o inquietanti, come la morte, la malattia o la sfortuna, con ironia e cinismo. Sta proprio in questo la genialità di Regine di Cartone: ridere e far riflettere su tante situazioni e storie spesso dimenticate. Quello che inizia con un monologo si trasforma in un dialogo a due e poi un vivace scambio a tre. Ciò che inizialmente ricorda lo stereotipo dei senza fissa dimora dai comportamenti eccentrici, che è meglio scansare, si trasforma in una storia di vita dove non c’è nulla di folle ma solo disagio sociale e disperazione di chi ha perso tutto.
Regine di Cartone: la magia del palcoscenico
Ambientato in un vicolo adiacente a quello che è chiamato “il vicolo delle suore”, per evocare ancor di più la compassione di quello che è un istituto religioso, le donne sono contente del poco che hanno, si lamentano ed ironizzano a tratti su ciò che hanno perduto. Si aiutano a vicenda e all’improvviso litigano per poi tornare a difendersi e a collaborare, in quello che vuol far riflettere sul continuo conflitto di chi condivide un’esistenza ai margini, con la fragilità di un cartone che spera non arrivi la pioggia e la forza di chi ha imparato a sorridere per un semplice fiocco tra i capelli. O forse, aveva bisogno di impararlo. Attraverso il rapporto delle tre donne, va in scena il conflitto interiore e la dissolvenza dell’identità, che diventa liquida e si disperde tra le pieghe del superfluo, che attanaglia e annebbia.
Difficile descrivere l’ora e mezzo che accompagna lo spettacolo: il consiglio è quello di perdersi in questa esperienza, che non delude e lascia con risate e riflessioni.
Uno spettacolo interattivo, che comincia fuori dal palco e finisce all’uscita, poiché viene data allo spettatore la possibilità di interagire con i personaggi e con la storia.
Il Teatro Marconi
Regine di Cartone è in scena dal 7 al 17 novembre presso il Teatro Marconi, i biglietti possono essere acquistati sul sito del teatro o in loco.
Foto di Tommaso Le Pera fornite da ufficio stampa Teatro Marconi