Debutta in prima assoluta al Campania Teatro Festival 2023 Tutte le notti di un giorno, spettacolo tratto dal testo di Alberto Conejero per la regia di Manuel Di Martino e interpretato con intensità e maestria dagli attori Claudio Di Palma e Marina Sorrenti. La cornice di questo appassionato e struggente debutto è il palco grande di Villa Floridiana, installato per l’occasione del CTF nello spiazzo prospiciente il Museo della Ceramica del Duca di Martina e adornato di luci sceniche che regalano un’aura magica al luogo e all’evento.
Tutte le notti di un giorno è innanzitutto la storia di un amore impossibile e incompiuto, ma è anche la ricostruzione attraverso il ricordo di una storia che ha legato indissolubilmente i due protagonisti, rendendoli complici ed estranei allo stesso tempo. Tutte le notti di un giorno è essenzialmente una poetica analisi dell’impossibilità di amare che accomuna i due protagonisti rendendoli incapaci di avvicinarsi concretamente, ma allo stesso tempo incapaci di salvarsi l’uno dal dolore dell’altro.
Perchè Silvia e Samuel sono nella stessa maniera prigionieri dei loro ricordi e di un amore che non può prendere forma e vita, un amore che non da sollievo bensì rende la prima carnefice del dolore di entrambi e il secondo vittima e salvatore disperato di un futuro che non avrà mai un lieto fine. Sullo sfondo di queste storie disperate una serra e un giardino preziosissimi, che ospitano pianta rare e meravigliose, esseri viventi che di quei ricordi si nutrono sfidando rigogliose il tempo nell’attesa che si compia quello che non è destinato a compiersi mai.
E proprio nella serra della villa, che era stata dello zio di Silvia e che ora la signora abita solitaria, trova rifugio il giardiniere Samuel. Figlio d’arte, Samuel si propone a Silvia per prendersi cura delle meravigliose piante del suo giardino, spezzando con la sua presenza quel vincolo di solitudine in cui Silvia si è rinchiusa. Legata ad un uomo che non potrà mai darle un amore reale e vivo, Silvia continua la sua esistenza solitaria cercando di trovare in quella solitudine e nella distrazione di un amore impossibile conforto ai terribili ricordi che la rendono di fatto incapace di lasciarsi andare pienamente all’amore.
A nulla servirà la paziente e amorevole presenza di Samuel, la sua incrollabile dedizione a Silvia che muta e instancabile rimane a custodire quel giardino che più di ogni altro luogo li rende vicini e legati. Come la regina della notte, lui rimane lì a sopravvivere ostinatamente dinanzi alla lenta dissoluzione di Silvia che, abbandonata dal suo impossibile promesso, si perderà in mille futili amori senza speranza. Il racconto si mescola tra presente e passato e i ricordi si susseguono fino a delineare i confini di un drammatico finale. Non c’è speranza per l’amore di Samuel, non c’è speranza di salvezza dai ricordi e dai segreti che Silvia si porta dentro, ma in quei ricordi e in quel luogo entrambi cercano assoluzione al tempo e libertà dal dolore.
Tutte le notti di un giorno è una poesia struggente che trasmette, con cristallina e durissima autenticità, la misura del dolore che l’amore può causare quando si scontra con il ricordo e la sua incomunicabilità. Tutte le notti di un giorno è un racconto di due vite che sembrano perse per sempre, ma che nella disperazione di un amore impossibile trovano infine uno spazio di libertà.
DI ALBERTO CONEJERO
CON CLAUDIO DI PALMA E MARINA SORRENTI
REGIA MANUEL DI MARTINO
PRODUZIONE ITINERARTE
TRADUZIONE MARIA CONCETTA MARZULLO, MARCO OTTAIANO
ADATTAMENTO MARINA SORRENTI
COSTUMI ANNAMARIA MORELLI
SPAZIO SCENICO A CURA DEL BIENNIO DI SCENOGRAFIA PER IL TEATRO DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI
Fonte immagine in evidenza: Ufficio Stampa Fondazione Campania dei Festival