L’arte nucleare, la paura dell’atomo su tela

arte nucleare

La seconda guerra mondiale e gli orrori che ha portato hanno sconvolto per sempre non solo le nazioni, ma anche gli uomini. Ogni persona che ha vissuto quel periodo, tra soldati, deportati, civili, migranti e artisti, tutti hanno subito quella grossa batosta e schiaffo all’umanità che ha portato questo conflitto, soprattutto da due tra gli eventi più devastanti, ovvero la deportazione e lo sterminio degli ebrei in campi di lavoro e concentramento, e i bombardamenti con la bomba atomica su Nagasaki e Hiroshima. In questi episodi viene mostrato il volto più crudele e malvagio dell’uomo, scandendo nelle menti di tutte le persone una cicatrice che non si sarebbe mai più rimarginata. Anche nell’arte ci sono stati movimenti e correnti di pensiero che hanno subito questo trauma, uno di questi è il movimento d’avanguardia italiano dell’arte nucleare.

Arte nucleare: l’espressione artistica dell’era atomica

L’arte nucleare è un movimento artistico nato in Italia negli anni ’50, in risposta agli orrori della Seconda Guerra Mondiale e, in particolare, alla minaccia della bomba atomica. Gli artisti nucleari, profondamente turbati dalla possibilità di un’apocalisse nucleare, utilizzarono la loro arte per esprimere l’angoscia, la paura e la deformazione della realtà causate dall’era atomica.

Cos’è l’arte nucleare? Origini e contesto storico

L’arte nucleare, come potrebbe suggerire il nome, è un movimento che nacque negli anni ’50 a seguito del bombardamento delle due città giapponesi. Tra gli artisti che compongono questo movimento, Enrico Baj e Sergio Dangelo, nel 1951, organizzarono una mostra alla Galleria San Fedele di Milano, chiamata “Pittura Nucleare“, in cui mostrarono alcune delle loro opere incluso il loro manifesto: Il Manifesto della Pittura Nucleare.

Il Manifesto della Pittura Nucleare: le idee fondamentali

Questo manifesto artistico ebbe in seguito, nel 1952, una fama maggiore grazie all’esposizione di una versione francese in una galleria belga, la Galleria Apollo di Bruxelles. Grazie a ciò le loro idee artistiche espresse nel manifesto girarono in tutta Europa, attirando l’attenzione del gruppo informaleCO.BR.A.” del nord Europa e il Gruppo 58 di Napoli.
Partendo dal loro manifesto, l’arte nucleare voleva abbandonare tutti i dogmi e le regole dell’arte accademica, ricostruendo i concetti stessi di pittura da zero, da forme e colori nuovi, nuove tecniche e nuovi soggetti. La musa ispiratrice e la paura di questo nuovo movimento è l’energia nucleare, la stessa che può devastare il mondo intero, ma che allo stesso tempo determinerà una nuova forma e visione alla realtà, un mondo in cui l’arte nucleare rappresenterà le nuove persone che abiteranno la Terra.

Enrico Baj, Sergio Dangelo e gli artisti dell’arte nucleare

Oltre a Enrico Baj e Sergio Dangelo, considerati i fondatori del movimento, altri importanti esponenti dell’arte nucleare furono Gianni Dova, Joe Tilson, Piero Manzoni e Lucio Fontana (quest’ultimo, pur non aderendo formalmente, ne condivise alcune istanze).

Caratteristiche dell’arte nucleare: stile, tecniche e soggetti

L’arte nucleare si caratterizza per l’uso di forme distorte, colori violenti, immagini frammentate e un senso generale di caos e disintegrazione. I soggetti rappresentati sono spesso figure umane deformi, paesaggi desolati, esplosioni atomiche e simboli di distruzione.

Tecniche dell’arte nucleare: dall’Informale al Surrealismo

Ispirati a tecniche pittoriche dell’Informale, dell’Espressionismo Astratto e del Surrealismo, tra cui l’action painting e il gioco del cadavere squisito, gli artisti dell’arte nucleare utilizzavano una varietà di tecniche, tra cui:

  • Action painting: una tecnica in cui il colore viene gettato, schizzato o gocciolato sulla tela in modo spontaneo e gestuale.
  • Collage: l’assemblaggio di materiali diversi (carta, stoffa, oggetti) sulla tela.
  • Assemblage: la creazione di opere tridimensionali attraverso l’assemblaggio di oggetti e materiali di recupero.
  • Automatismo psichico: una tecnica derivata dal Surrealismo che consiste nel lasciare che la mano si muova liberamente sulla tela, senza un controllo razionale, per far emergere immagini dall’inconscio.

gli artisti dell’arte nucleare descrivono su tela questa nuova vita dell’era atomica, costellata da figure umanoidi che non hanno più nulla della vecchia e accademica figura umana, con teste enormi a forma di fungo, corpi distorti da arti iper-lunghi oppure troppo piccoli. Esseri deformi che devono essere un campanello d’allarme per gli spettatori, come nelle opere di Enrico BajAl fuoco, Al fuoco!” e “Figura Atomica“, figure che potrebbero essere una futura e distopica figura dell’essere umano entrato in contatto con l’energia nucleare, un’energia che ha cambiato già la storia dell’uomo e continua tutt’oggi.

Opere dell’arte nucleare: esempi e analisi

  • “Al fuoco, Al fuoco!” (Enrico Baj, 1962-63): Un’opera che rappresenta figure umane deformi e urlanti, avvolte dalle fiamme, simbolo della distruzione nucleare.
  • “Figura Atomica” (Enrico Baj, 1951): Un’immagine inquietante di un essere umano trasfigurato dall’energia atomica, con una testa enorme e un corpo distorto.
  • “Grande Composizione Nucleare” (Sergio Dangelo, 1957): Un’opera che rappresenta un paesaggio caotico e frammentato, dominato da forme astratte e colori accesi, simbolo della disintegrazione causata dalla bomba atomica.

L’eredità dell’arte nucleare e la sua rilevanza oggi

L’arte nucleare, nonostante sia un movimento artistico fondato più di 70 anni fa, esprime una paura e un’ansia che molte persone vivono tutt’oggi, in cui le nazioni coinvolte in spinosi conflitti, come la situazione tra Ucraina e Russia, sono pronte a sguinzagliare nuove bombe nucleari per distruggersi a vicenda, e con loro anche il resto del mondo. È un futuro che dalla tela si speri non diventi realtà. L’arte nucleare, con la sua forza espressiva e il suo messaggio di denuncia, continua a essere rilevante oggi, in un’epoca in cui la minaccia nucleare è ancora presente e in cui l’umanità si confronta con nuove sfide e paure legate alla tecnologia e al futuro del pianeta.

Conclusione: Un’arte per riflettere

L’arte nucleare non è un’arte facile da guardare, ma è un’arte che ci invita a riflettere sulla fragilità dell’esistenza umana e sulle conseguenze delle nostre azioni. È un monito per il futuro e un invito a costruire un mondo più pacifico e sostenibile.
Se sei interessato ad approfondire l’arte nucleare, potresti cercare delle mostre.

Immagine in evidenza: Wikipedia

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