Empowerment e valorizzazione della comunità educante ad Aversa. Questa è la mission di P.L.A.C.E, un interessante progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Abbiamo intervistato. in esclusiva. Lucia Cesaro, presidentessa dell’Associazione Patatrac, ente capofila, che condividerà con noi dettagli e prospettive di questa ambiziosa sfida per il cambiamento.
Lucia Cesaro, cos’è P.L.A.C.E. e qual è la sua mission?
Place è un progetto finanziato da Impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Bando per le Comunità Educanti 2020, che l’associazione Patatrac insieme a una corposa rete di partner, sta realizzando nel Comune di Aversa (CE).
Place intende contribuire all’empowerment della comunità educante di Aversa e alla riduzione della povertà educativa. Obiettivo specifico è Aumentare la partecipazione e l’empowerment di giovani e famiglie (in particolare a rischio di povertà educativa) e la rete della comunità educante di Aversa, che co-progetta un patto educativo di comunità e rigenera e rivive spazi comuni.
Quanto è importante, secondo lei, fare rete nel terzo settore?
Non si possono immaginare interventi nel sociale senza una rete attiva, partecipativa e professionale, e non solo perché per partecipare ai bandi è obbligatorio presentare un partenariato, ma perché per rafforzare una comunità è necessario che chi fa parte di quella comunità si conosca, dialoghi e collabori, altrimenti si rischia di proporre iniziative vuote, non utili ai bisogni e autoreferenziate.
P. L.A.C.E. avrà una durata di 24 mesi e sono diverse le iniziative in cantiere. Lucia Cesaro, abbiamo letto di una Web Radio, ce ne parla?
Si, la web radio e lo spazio podcast è stato pensato per introdurre uno strumento di partecipazione giovanile che possa dar voce agli stessi ragazzi. L’attività prevede la costituzione di un team di ragazzi (web radio) che apprenderanno e sperimenteranno strumenti di comunicazione partecipata e produrranno podcast. Sarà anche l’opportunità di vivere uno spazio protetto in cui incontrarsi e crescere, valorizzare le competenze dei giovani, favorire l’aggregazione e l’integrazione dei ragazzi svantaggiati.
Partendo dalle loro categorie, dai loro interessi e dal loro linguaggio, le attività proposte permetteranno ai partecipanti di scoprire il valore della collaborazione e dell’impegno necessario a raggiungere un obiettivo.
Patatrac da anni è presente sul territorio, può raccontare nello specifico di cosa vi occupate?
Patatrac nasce nel 2012 da un gruppo informale di donne. Lavora – in contesti formali e non – per costruire Comunità sostenibili basate sulla cultura di parità, solidarietà, inclusione e sviluppo europeo. PATATRAC è attiva sul territorio per promuovere il sostegno alla persona e in particolare a coloro che sono emarginati o esclusi, per garantirne lo sviluppo integrale secondo principi di democrazia e giustizia attraverso l’approfondimento di tematiche di inclusione e di non discriminazione verso giovani a rischio di esclusione sociale, immigrati e disabili.
Attraverso una rete territoriale diffusa e organizzata PATATRAC collabora in stretto contatto con diversi enti privati e pubblici locali allo scopo di sviluppare consapevolezza europea e cittadinanza attiva nei giovani.
PATATRAC attraverso la promozione di iniziative di cooperazione e di solidarietà internazionale per sviluppare tematiche europee si propone come un luogo partecipato di lavoro, socialità e proposta culturale; uno spazio dove il termine “differenze” viene considerato un valore aggiunto e non un limite. Dal 2018 Patatrac gestisce “Snodo-hub cittadino” un polo al servizio della comunità.
Fonte per l’immagine di copertina per l’intervista a Lucia Cesaro: ufficio stampa