L’evento di Vogue tenutosi a Roma il 26 ottobre 2024, Forces of Fashion, ha visto come ospite uno dei creativi del mondo della moda più originali e dirompenti: Glenn Martens, direttore creativo di Diesel.
Ad accompagnarlo sul palco del padiglione allestito nei locali del Mattatoio è stato Luke Leitch: contributor di Vogue Italia.
Ritrovatosi alle redini di Diesel come direttore creativo dal 2020, Martens è sicuramente arrivato in un momento delicato per il mondo della moda, durante la pandemia. Allo stesso tempo ciò gli ha concesso di sperimentare e cambiare le regole. Ce lo conferma il titolo del suo talk “The runway from a new perspective”. Sono infatti le sue sfilate ciò che più contraddistingue Glenn Martens.
Le runway di Diesel non hanno il solo scopo di mostrare al pubblico la collezione. “Diesel non è solo un brand”, ci ricorda Martens “è uno stile di vita. Un lifestyle brand”. Diesel con i suoi abiti e con le sue passerelle comunica dei valori, si batte per delle cause. SI è infatti citata l’indimenticabile sfilata autunno/inverno del 2023 alla Milano Fashion week. Per sensibilizzare il pubblico riguardo l’HIV, Diesel ha allestito sul palco della sfilata una montagna di 200 mila profilattici. O ancora la sfilata-rave primavera/estate 2024 aperta al pubblico, e la più recente autunno/inverno 2024 dove il denim ha fatto da protagonista, con una passerella fitta di scampoli di tessuto jeans.
“Diesel è principalmente un brand denim. E il denim è un tessuto sociale, democratico. Può essere indossato in molti modi diversi, e ci permette di cambiare ed esprimere la nostra personalità. Può essere indossato da chiunque e in qualunque occasione”.
Glenn Martens sul palco di Forces of Fashion ha appunto ricordato che Diesel ha da sempre avuto un occhio di riguardo per la parità e l’inclusività. L’artista fa un esempio raccontando uno dei suoi primi ricordi legati a Diesel. Martens si trovava nel suo paese natale, il Belgio, quando nel 1992 ha visto una campagna all’interno di uno store Diesel che mostrava due uomini baciarsi. “Credo fosse la prima immagine di due uomini che si baciavano che ho visto in pubblico”.
Diventato direttore creativo, Glenn Martens ha portato avanti l’impegno sociale di Diesel. “Il primo anno in cui fui assegnato a Diesel, avevo già una collezione pronta con cui lavorare. I capi erano ottimi ma mancavano di carattere. Volevo una connessione con la realtà. Allora scelsi di promuoverla utilizzando modelli e modelle della comunità lgbt. Il pubblico la odiò. Ma scoprì presto che non era un male”. Ci confessa di essere stato comunque anche troppo aggressivo nel messaggio, per una collezione che ancora non era nemmeno arrivata nei negozi.
Ma si è trattato di un impegno autentico, non performativo. La prima modella di Glenn Martens è stata una donna transgender, ha scritto un lungo manifesto dei valori del brand, racconta Martens. Inoltre, ha portato avanti il valore della sostenibilità, utilizzando sempre di più materiali riciclati.
Ai più attenti amanti della moda presenti in sala non sarà sfuggita una frecciatina di Leitch riguardo ai rumor secondo cui Martens starebbe passando alla direzione di Maison Margiela. Glenn Martens però si lascia semplicemente andare ad una risatina, e ribadisce la sua felicità nel lavorare per Diesel.
Glenn Martens durante i suoi anni a Diesel ha potuto ampliare i confini delle sfilate. “Con Diesel ho realizzato la mia ambizione di non creare semplicemente dei bei vestiti, ma vero fashion. Perchè Diesel è uno stile di vita, non solo estetica”.
Fonte immagine. Ufficio stampa