Chi è Alan Turing: la storia del padre dell’informatica

Chi è Alan Turing: la storia del padre dell'informatica

Nato a Londra il 23 giugno 1912, Alan Turing fu un importantissimo matematico, le cui incredibili doti furono indispensabili per porre fine alla Seconda Guerra Mondiale.

La storia di Alan Turing

Alan Turing è considerato il pioniere dell’informatica, nonché colui che, per primo, ha teorizzato quelle aree di studio che oggi sono comunissime, come la moderna intelligenza artificiale. Turing, infatti, era convinto che, seguendo le strutture del cervello umano fosse possibile raggiungere un’intelligenza artificiale. Il matematico immaginava che entro il 2000 le macchine sarebbero state in grado di riprodurre la mente umana.
Sin da ragazzino, a scuola, Alan Turing dimostra un forte interesse per le materie scientifiche, in particolar modo la matematica, la chimica e i calcoli astronomici, a discapito delle materie classiche.
Questa sua predilezione, lo porta a leggere gli scritti di Einstein sulla relatività e, a 24 anni, a realizzare la cosiddetta Macchina di Turing che rappresenterà uno degli strumenti alla base degli attuali computer.

Poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, ad Alan Turing fu proposto di prendere parte ad un gruppo top-secret di crittografi situato a Bletchley Park, in collaborazione con i servizi segreti britannici. Il loro progetto aveva alla base la decifrazione dei messaggi cifrati realizzati dai tedeschi durante la Guerra, attraverso Enigma: un macchinario, sviluppato dall’ingegnere tedesco Arthur Scherbius nel 1918, inizialmente destinato al mercato commerciale in quanto macchina cifrante.

Insieme al suo gruppo di matematici, Alan Turing dà origine a The Bombe, ovvero un macchinario sviluppato da precedenti lavori e ricerche compiuti da parte del matematico polacco Marian Rejewski, volto a cercare le possibili combinazioni dei messaggi dei tedeschi, ad estrapolarne il contenuto attraverso errori crittografici.
Il lavoro di Turing e dei colleghi fu indispensabile per velocizzare la conclusione della Seconda Guerra Mondiale e quella che fu la vittoria degli Alleati; tuttavia, fu tenuto strettamente segreto anche dopo la fine della Guerra, non dando ad Alan Turing e i suoi colleghi i giusti riconoscimenti che meritavano.

La vita di Alan Turing, tuttavia, non fu semplice: nel 1952 il padre dell’informatica moderna fu arrestato con l’accusa di omosessualità. Ricordiamo che il reato di omosessualità esisterà nel Regno Unito fino al 1967. Secondo le fonti, questa accusa gli fu mossa in seguito ad una denuncia di furto realizzata dallo stesso Turing, nei confronti di un conoscente ospite in casa sua, durante la quale si trovò costretto ad ammettere il proprio orientamento sessuale alla polizia.
In seguito alla condanna, Alan Turing fu posto dinanzi a due alternative: o essere imprigionato per due anni oppure essere castrato chimicamente, attraverso l’assunzione di estrogeni. Il matematico scelse la seconda opzione pur di non finire in carcere, ma il trattamento gli provocò una grave depressione per l’umiliazione, conducendolo nel 1954 al suicidio.

Solo moltissimi anni dopo, il 10 settembre 2009, fu formulata una dichiarazione ufficiale di scuse da parte del governo britannico, in cui il Primo Ministro Gordon Brown dichiarò quello che fu il trattamento omofobo subito da Alan Turing.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

A proposito di Ottavia Piccolo

Sono una studentessa dell'Università L'Orientale di Napoli. Appassionata di lingue straniere, amo soprattutto conoscere nuove culture, osservare e... scrivere! Fondo la mia vita sull'arte: la musica e la fotografia in cima alla lista!

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