Hermann Hesse (1877-1962) è stato uno scrittore, poeta, aforista, filosofo e pittore tedesco naturalizzato svizzero. Nel 1946 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura. La sua produzione è vastissima: ha scritto quindici raccolte di poesie e trentadue tra romanzi e raccolte di racconti. I suoi lavori sono intrisi di esistenzialismo, spiritualismo, misticismo e filosofia orientale, specialmente indù e buddhista. Per la sua critica al consumismo e al capitalismo americano, Hesse divenne un autore di grido, dopo la sua morte, tra i giovani pacifisti e hippie americani. Assieme a Thomas Mann e Stefan Zweig, Hesse è lo scrittore di lingua tedesca del XX secolo più letto nel mondo. Ecco le 5 poesie più belle di Hermann Hesse, tradotte in italiano.
Poesie di Hermann Hesse: Ti prego
Ti prego, una delle poesie più belle di Hermann Hesse, parla dell’amore, che spesso non si esprime a parole. Infatti, il poeta scrive che basta la vicinanza della persona amata per stare bene, e basta che ogni tanto questa persona gli tenda la mano.
Quando mi dai la tua piccola mano
Che tante cose mai dette esprime
Ti ho forse chiesto una sola volta
Se mi vuoi bene?
Non è il tuo amore che voglio
Voglio soltanto saperti vicina
E che muta e silenziosa
Di tanto in tanto, mi tenda la tua mano.
Alla malinconia
Alla malinconia, una delle poesie più belle di Hermann Hesse, parla della malinconia del poeta che ritorna ed è meta del poeta che per lungo tempo aveva cercato di sfuggirle. Infatti egli dice di essere figlio della malinconia, un figlio che per molto tempo aveva dimenticato il genitore, che però sempre l’aveva seguito in tutte le sue esperienze di vita. Ora che il poeta è maturo, riconosce finalmente ed accoglie la malinconia come parte di sé e come punto di arrivo.
Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino,
perché dei tuoi occhi oscuri avevo paura,
e nelle braccia dell’amore ed ascoltando il liuto
ti dimenticai, io tuo figlio infedele.
Tu però in silenzio mi seguivi,
ed eri nel vino che disperato bevevo,
ed eri nel calore delle mie notti d’amore,
ed eri anche nello scherno, che t’esprimevo.
Ora mi rinfreschi le mie membra sfinite
ed accolto hai nel tuo grembo il mio capo,
ora che dai miei viaggi son tornato:
tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te.
Poesie di Hermann Hesse: Felicità
Felicità, una delle poesie più belle di Hermann Hesse, parla di come la felicità arrivi quando meno ce l’aspettiamo e quando smettiamo di darle un nome.
Fin quando dai la caccia alla felicità,
non sei maturo per essere felice,
anche se quello che più ami è già tuo.
Fin quando ti lamenti del perduto
ed hai solo mete e nessuna quiete,
non conosci ancora cos’è pace.
Solo quando rinunci ad ogni desiderio
e non conosci né meta né brama
e non chiami per nome la felicità,
Allora le onde dell’accadere non ti raggiungono più
e il tuo cuore e la tua anima hanno pace.
Perché ti amo
Perché ti amo, una delle poesie più belle di Hermann Hesse, parla di come l’innamorato rubi l’anima dell’amata nel momento stesso dell’innamoramento: di notte, di nascosto, un furto che non si può dimenticare perché basato su un ardente amore.
Perché ti amo, di notte son venuto da te
così impetuoso e titubante
e tu non me potrai più dimenticare
l’anima tua son venuto a rubare.
Ora lei è mia – del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potrà salvare.
Poesie di Hermann Hesse: Sono una stella
Sono una stella, una delle poesie più belle di Hermann Hesse, parla del tormento e dell’isolamento del poeta. Egli infatti si paragona alle stelle del firmamento che osservano da lontano il mondo; si paragona al mare che di notte si lamenta per le sue vittime e per i suoi peccati; infine si paragona alla passione che si regge solo con la sua stessa forza.
Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
che mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell’orgoglio e dall’orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.
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